Antonella, Rino e PIT-POP.
Antonella Tolve, da grafica pubblicitaria ad artista digitale
Ciao, sono Antonella Tolve,
il disegno è la mia passione.
Sin da bambina sono sempre stata attirata da colori e dettagli, così crescendo ho scoperto l’arte, i grandi maestri, le loro forme e non ho più smesso di esserne ispirata.
Negli anni del liceo anziché avere un flirt, leggere riviste per ragazze e guardare trasmissioni per adolescenti in TV, compravo libri e monografie d’arte, disegnavo da autodidatta ed ascoltavo Blue’s e Rock’n’Roll.
Trascorrevo interi pomeriggi a copiare capitelli, rosoni e dettagli architettonici dalle tavole di un mio amico del liceo. Sentivo che questo era ciò che mi dava gioia.
Così quando è arrivata la scelta dell’università non ho avuto alcun dubbio: Accademia delle Belle Arti.
Nel 2001 prende forma il mio primo progetto: uno studio di grafica e pubblicità.
La mia creatività, però, richiedeva ancora più sfogo, non voleva rimanere incagliata in schemi, programmi tecnici, regole, voleva essere libera di volare.
E così, tra un progetto di grafica ed un altro, mi dilettavo a ideare pittogrammi, a disegnare forme nuove, oggetti, simboli che raccontassero la realtà attraverso l’arte.
Da questo lavoro di creatività, studio e ricerca verrà fuori un tratto grafico destinato ad incidere sul mio ‘presente’.
Rino Schinco, il rock e il design, l’altra parte di PIT-POP
Ciao, sono Rino schinco,
e nel mio sangue scorrono sogni e Rock’n’Roll.
Una vita di sacrifici la mia, tra un lavoro saltuario ed un altro e trasferte all’estero in cerca di un’occupazione durevole.
Molti sogni infranti, ma la costante certezza di due punti fermi nella mia vita: la mia fidanzata e oggi moglie Antonella, e la nostra passione per l’arte e il design.
Nel 2004 decido di aprire un piccolo negozio di design contemporaneo. Niente classico, solo oggettistica e complementi di tendenza o dallo stile nordeuropeo.
Si chiamava ZIG-ZONE.
Questo negozio era il mio lavoro, doveva essere per sempre.
L’avevo ‘costruito’ con le mie mani: avevo tinteggiato le pareti, montato gli scaffali, distribuito gli spazi, aggiustato tutte quelle piccole cose che non andavano, arredato con tutta la merce e preparato l’identità visiva del negozio e la comunicazione, dall’inaugurazione a tutti i passi successivi.
Per questo la mia delusione fu grande quando fui costretto a chiuderlo.
Nei primi mesi il negozio era andato benissimo, ai clienti piaceva ed io ero pieno di idee da realizzare. Ma il progetto non stava in piedi da solo, mancava qualcosa ma non riuscivo a capire cosa.
Alcuni anni più tardi ho capito che quello che mancava era un problema da risolvere. Gli elementi d’arredo erano belli, colorati, di gran gusto ma non erano in grado di portare una ‘trasformazione’ negli ambienti e nelle vite dei miei clienti.
Solo io so cosa ho provato la mattina in cui mi sono recato al negozio ed ho cominciato a togliere la merce dalle mensole, smontare gli scaffali, portare via tutto e restituire le chiavi al locatario. Ci avevo creduto fino in fondo ed avevo lavorato per quasi tre anni con una laboriosità che anche i miei vicini commercianti possono testimoniare.
Mi si apriva in quel momento uno scenario sconfortante, un dejavù che mi fece pensare. ‘E adesso che faccio?’
Trovai lavoro come addetto alla vendita presso un negozio simile al mio. E poi una nuova serie ininterrotta di lavori saltuari.
Fino a quando…
Ciao, sono PIT-POP,
e nasco dal sogno di una giovane coppia che ha riposto in me le sue energie, il suo amore, la sua dedizione.
Antonella, la mano creativa, e Rino, la mente pragmatica, sono i miei ideatori.
La mia storia comincia quando nello studio di grafica e pubblicità di Antonella prende forma un segno grafico nuovo e inconfondibile: un concept pittogrammatico nella forma e pop nel contenuto, che lei chiama PIT-POP appunto, dalla contrazione dei termini ‘pittogramma’ e ‘pop’.
Un segno grafico, però, è un’espressione artistica, non è di per sè un progetto. Diventa un progetto quando l’arte incontra un’idea, e quella idea Rino ce l’aveva.
Rino per anni osservava Antonella disegnare e desiderava che il suo tratto inconfondibile potesse entrare nei luoghi di vita e lavoro di molte persone.
Finché un giorno propone ad Antonella, di trasformare PIT-POP in un mix tra arte e design e declinare le sue opere digitali su complementi di design decorativo che non fossero solo tele ma anche carta da parati, piatti e pannelli decorativi.
PIT-POP diventa così, nel 2013, PIT-POP Disegni in superficie, un progetto di Pop Art digitale che coniugandosi in maniera perfetta con l’interior decoration dà vita a complementi d’arredo che ne esprimono la forza e lo spirito ironico e raccontano, a metà tra arte e design, la nostra modernità.
L’intervento di PIT-POP oggi, risponde al bisogno di professionisti titolari di studi odontoiatrici e medici (per saperne di più visita la nostre risorse e scarica l’e-book GRATUITO ‘Sala d’attesa ad alto impatto’), di avere uno studio e soprattutto un’area attesa al passo con i tempi e in grado di comunicare in maniera nuova il professionista, la sua attività e la sua personalità, in modo da essere percepito in maniera positiva dal cliente/paziente anche nella scelta rispetto ai competitor.
Lo fa con una mission ben precisa che è quella di portare l’energia positiva dei colori vivaci e l’ironia della Pop Art all’interno di questi ambienti professionali, attraverso un racconto fatto di immagini, colori e messaggi ironici riprodotti su tela, carta da parati, piatti e pannelli decorativi.
Ma la cosa singolare in grado di trasformare uno studio professionale e la sua sala d’attesa da un ambiente desueto ed asettico a moderno ed esclusivo è che queste opere ‘parlano’ proprio del lavoro, degli oggetti e delle frasi protagonisti della quotidianità del professionista e di quella del suo paziente, e lo fanno con la creatività di una parodia leggera e piacevole, con un segno forte ed inconfondibile e con una comunicazione differente e personalizzata, per unire il valore educativo dell’informazione-prevenzione al valore unico di un pezzo d’arte in edizione limitata, numerato e firmato con certificato di autenticità.
Questo passaggio, non è stato casuale, ma pensato, ponderato e strategico, sulla base dell’esperienza negativa del negozio, grazie alla quale PIT-POP ha acquisito una elemento differenziante in più che è quello di rivolgersi ad un preciso target di clientela, gli studi medici appunto, e di avere un obiettivo ben specifico: trasformare le loro sale d’attesa, normalmente ambienti brulli e spogli, in ambienti ad alto coinvolgimento emotivo, in cui far rilassare il cliente, fargli trascorrere piacevoli momenti (non noiosi), informarlo e comunicare lo stile del dentista e del suo studio.
Con umiltà Antonella e Rino sono ripartiti da zero, si sono formati professionalmente ed acquisito competenze, quando molti intorno a loro dicevano che stavano perdendo tempo.
Beh, quel tempo sicuramente non lo hanno recuperato ma è tornato loro indietro in maturità creativa e professionale, con il realizzarsi di un percorso destinato questa volta al successo perché possiede tutte le caratteristiche che permettono di poter soddisfare le esigenze dei clienti al massimo dei risultati e… a tutto Pop!